Prodotti secondari del bosco

Linfa

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La linfa, chiamata anche umore, è un liquido nutriente degli alberi decidui alle latitudini nordiche come la betulla, la quercia e l'acero. Consiste principalmente di acqua (99%) che le radici dell'albero estraggono dalla terra. Contiene le sostanze nutritive che l'albero deposita per poter iniziare la crescita in primavera già prima dell'iniziazione della fotosintesi nelle foglie. Il flusso della linfa incomincia quando la superficie della terra inizia a scongelare e gli alberi iniziano a trarre acqua dalla terra. La linfa fluisce all'inizio della primavera, solitamente da aprile a maggio. Per raccoglierne è necessario l'autorizzazione dal proprietario del terreno.

La linfa contiene zuccheri naturali (glucosio e fruttosio) e diversi tipi di acidi della frutta, soprattutto acido malico. Include anche tracce di sostanze nutritive, in primis calcio, potassio, magnesio e manganese, ma anche vitamina C in quantità più ridotte. Non contiene sodio ed è leggermente acida con un pH pari da 7,5 a 5,5.

L'ammontare di linfa che può essere raccolta da un albero dipende molto dalla sua condizione e misura. Un albero sano con una corona grande e crescita annuale veloce produce più linfa. La quantità può variare da 50 a 300 litri. La linfa fresca può essere usata per preparare birra fatta in casa o per esempio sima (una bevanda leggermente alcolica finlandese, tipicamente fatta per festeggiare l'inizio della primavera il primo giorno di maggio). Può anche essere ulteriormente processata, solitamente si tratta di pastorizzazione (a circa 90 gradi) e vi si aggiunge acido malico o citrico come conservante. In Finlandia ci sono tante piccole aziende agricole che forniscono linfa e prodotti preparati da essa. Alcuni riescono a preparare i prodotti senza additivi, il che richiede una raccolta o lavorazione della linfa con precauzioni igieniche molto severe e l'assenza di alcun rischio igienico durante il processo.

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Corteccia di pino (pettu)

Il "Pettu" è la parte interiore della corteccia di pino (il fellogeno o il floema) che in tempi di carestia fu usato come una fonte alimentare nei paesi nordici e nella Russia settentrionale. La farina fatta di pettu viene usata soprattutto integrata alla farina per preparare pane di segale. In certi aspetti, il pettu è più nutritivo del grano: è ricco di fibre alimentari, ferro, manganese e zinco. Contiene anche tanti flavonoidi che, come dimostrato da tante ricerche, hanno effetti beneficiali sulla salute. I studi moderni hanno dunque dimostrato che questo tipo di nutrimento di emergenza è in realtà un ingrediente salutare. Bisogna tuttavia limitarne il consumo a un massimo di 25 % della massa totale delle pietanze per prevenire gli effetti del consumo eccessivo come visto nei tempi di fame.

Il pettu viene raccolto soprattutto dal pino ma anche da alcuni altri alberi come olmo e pioppo tremulo. Occorre raccogliere la corteccia durante il periodo di crescita accelerata, da maggio all'inizio di luglio, quando è più ricca di sostanze nutritive. Il pino ideale per la raccolta dovrebbe avere almeno 50 anni e preferibilmente la corteccia dovrebbe essere liscia con pochi rami. Viene raccolta a mano da un albero eretto o caduto a terra. In ogni caso, è necessario il permesso del proprietario del terreno per poterla raccogliere.